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martedì 2 giugno 2015

Cosa c'è dentro un fiore?


Londra, 21 Maggio 2015
Torno sempre meno spesso qui, e poi mi spiace.
Mi sorprendo felicemente a non trovare fantasmi che scalpitino per essere catalogati. Non che non ce ne siano, che migliorare un po' si può ma cambiare del tutto poi no, ma se non altro non scalpitano. A seconda del tempo si accucciano sotto la mia scrivania o la suola delle mie scarpe per correre: gli lancio un osso da spolpare ogni tanto e li porto a prendere aria appena posso. Sembrano gradire e mi ripagano con una presenza che resta un monito ma non è più una minaccia.

Io mi barcameno con un certo gusto tra la famiglia, bien sur, il mio nuovo progetto, le coppie a cui insegno e, per non farci mancare niente, un nuovo trasloco.
Nel frattempo lei è grandissima. I 7 anni -come ogni compleanno- mi hanno colta alla sprovvista, con denti che cadono e gambe che si allungano come il raggio dei suoi sogni, racconti e inquietudini.  Il piccolo tanto piccolo non è già più, e incalza. Con domande pressanti. Tipo "Cosa c'è dentro un fiore mamma?", "Cosa c'è dentro il naso e le orecchie?". Fino qui tutto bene. Purché non mi chieda cosa c'è dentro gli scatoloni che sto preparando per il trasloco...!

lunedì 23 marzo 2015

Nuovi spazi alle idee

www.partopositivo.blogspot.com

Potrebbe sembrare che non abbia più niente da dire, me ne rendo conto. E invece ho solo aperto una parentesi altrove, dove (provare a) dire ancora meglio. Almeno di quei temi non troppo personali che mi stanno appassionando sempre di più: come gli esseri umani minuscoli quando incontrano le loro mamme la prima volta.
Quindi se non mi trovate da queste parti per un po'... venite a ripescarmi qui:


E su Facebook.

Vi aspetto.

giovedì 11 dicembre 2014

Cammelli brontoloni nel presepe


Non so quanto sia vita vera e quanto polemica sterile dei giornali, ma almeno ha il merito di farmi tornare voglia di scrivere.
Sono due mesi che ho la testa piena di idee mentre alle giornate manca il tempo di scriverle. Si accumulano e aggrovigliano che più che un post avrei bisogno un libro per metterle in ordine. Il mio nuovo progetto (like my Facebook page please!) mi sta assorbendo, e con lui un corso sul benessere emotivo dei bambini in un centro di studi immenso sulla salute mentale dove vorrei studiare tutto. Mixati insieme nella mia testa creano una reazione piuttosto esplosiva che solo andare a correre e iperossigenare il cervello sembra in grado di sedare parzialmente. Il tutto a scapito di questo mio spazio, purtroppo.
Ma il presepe, dicevo.

giovedì 25 settembre 2014

Lo chiamano gentle-parenting. E' una fatica clamorosa, ma funziona.


Casa nostra. Stamattina a colazione.
Lui goffo come ogni bimbo di 20 mesi rovescia un bicchiere.
Olivia: "Tommy hai fatto un bel disastro! Va beh, questa non è una casa in cui si urla se qualcuno fa un errore. Prendi questo pezzo di scottex e aiutami a pulire. Guarda, si fa così."

mercoledì 21 maggio 2014

Un'invidiabile collezione di piani B



Elaborare progetti mi viene alquanto bene. E anche a vederli sfracassare contro il muro non me la cavo mica tanto male.
Se elaborare piani B fosse una competenza vendibile sarei milionaria. 

venerdì 18 ottobre 2013

La calma sospetta di quando sembra funzionare

Perchè ora, per ora, sembra proprio funzionare... Lei lo guarda con amore, è proprio il caso di dire, fraterno. Ha smesso ormai da tempo di mostrare insofferenza verso quei momenti in cui io sono senza scampo dedicata a lui. Averli ridotti al minimo e sdrammatizzati al massimo pare abbia funzionato. Gli parla piano piano; se lo coccola senza più quell'irruenza che forse mascherava anche un po' di rabbia.
Ero pronta al peggio, memore soprattutto del tempo in cui tessevo piani criminosi alle spalle di mio fratello appena nato. Non ricordo che mi abbia mai ispirato molta tenerezza. Anzi, in tutta onestà ricordo bene di averlo cordialmente detestato. Sarà l'orgoglio di essere guardata sempre come una divinità, che lui attende speranzoso e accoglie ogni volta con sguardo adorante e meravigliato; sarà il fatto che ormai era l'unica tra i suoi amici a non avere un fratellino; come che sia, semplicemente, temevo peggio.

giovedì 28 marzo 2013

Lo dico a bassa voce

Suona quasi arrogante scrivere di quanto si è felici. Suona spaventoso, che gli dei hanno sempre qualche tempesta da sollevare contro le nostre piccole zattere appena abbassiamo la guardia. E poi, si sa, la felicità non è mai stata fonte di grandi ispirazioni narrative. E però io da qualche parte la devo appoggiare tutta questa cosa che alla felicità assomiglia proprio da vicino. La devo mettere via, e conservarla, che tra qualche mese ricordarmela tornerà utile.

lunedì 5 novembre 2012

Tutti sopravvivemmo a stento

Google image
Ci sono eh! Più o meno presente a me stessa, ma ci sono.
E adesso che ho imparato gli interruttori di casa, il lato in cui devo girarmi per l'asciugamano e l'ordine supremo che ho dato ai miei piatti e cassetti, posso anche ricominciare ad occuparmi di qualcosa che non provenga direttamente dagli scatoloni.

mercoledì 17 ottobre 2012

Non tutti gli stronzi vengono per nuocere

via Etsy 
E scusate il francesismo. Ma quando mi hanno rifiutato una casa che volevo, intensamente volevo, solo perché avrei portato con me un passeggino che, in mancanza di ascensore, sarebbe dovuto rimanere nell'atrio (tutt'altro che angusto, questo atrio, per la cronaca)...beh, i francesismi si sono sprecati.
Dopo lunghe ed estenuanti ricerche, dato che a Londra trovi casa (decente) facilmente solo se munito di un assoluto colpo di culo -per rimanere in tema francesismi- o di un assoluto portafoglio, avevamo finalmente messo a fuoco l'obiettivo. Troppo bello per essere vero, con quelle 4 camere da letto che lo facevano sembrare un castello agli occhi di noi poveri tapini abituati alle due stanze. E infatti...
Ma, come dicevo, non tutti gli stronzi vengono per nuocere. E la mia amica fatalista, con quel suo ottimismo che sa darmi tanto sui nervi, non aveva poi tutti i torti: c'era una casa migliore da qualche altra parte per noi. E nemmeno poi così lontano, dato che è proprio la porta accanto a quella che avevo perso per il passeggino. Tre stanze, ma più luminose. Con persino un quadrato di prato tutto per noi.

lunedì 11 giugno 2012

Quel sonno che... è un test di gravidanza

Pietro Rotari, (1707-1762), Ragazza che dorme


Quel sonno lì, no? Quello che non importa dove sei né cosa stai facendo, ma se non chiudi gli occhi almeno 10 minuti lanci qualcosa (o anche qualcuno, o forse anche te stessa) fuori dalla finestra. Ecco.
Io una sola volta l'ho provato. Circa 5 anni fa.
Prima di 10 giorni fa.
Che era poi la settimana prevista per il ciclo.

Di vertigine e felicità non dico nulla, che tra l'altro il test, quello vero, non l'ho ancora fatto. Ma un pensiero su quanto spaventosamente bello sarebbe...beh, un piccolo pensiero me lo concedo. Qui, insieme alla certezza tutta nuova che l'amore per O, nonostante sembrasse il più grande e definitivo di cui fossi capace, forse un po' di spazio lo ha lasciato.

Adesso però lasciatemi dormire due minuti...

venerdì 27 aprile 2012

Io pago il pizzo

Google image

Piano piano, vado piano. E la meta è ben lontana. Ma almeno il fiatone mi è passato.  Nonostante si tratti di un progetto professionale a lunghissimo termine, che mi vuole formalmente disoccupata ma con un'agenda full-time di voluntary works, nel testardo sforzo di corazzare la mia application al corso che mi interessa. Che qui, della serie "si cercano stagisti con esperienza decennale" per farti accettare da chi potrà insegnarti il mestiere devi prima dimostrare che il mestiere già lo conosci. Almeno un (bel) pò. Della serie almeno 6 mesi full time (ma poi tutti hanno almeno un anno e la tua domanda non l'accettano. Lo so per esperienza.)

domenica 8 aprile 2012

Passi dal via e ritiri 1000 uova

Capita, come a Monopoli: ogni tanto passi dal via. E ritiri 1000 lire. Ogni passaggio nella cittadina delle radici è un po' così: un passaggio dal via da cui ripartire con un pezzo da mille. Che solo a natale abbia a che fare col denaro però (ma a quel punto mai col numero mille) è poi un dettaglio . Comunque, dicevo: ogni tanto si passa da qui, da questo via che c'è da chiedersi se sia un ritorno indietro o un passo avanti; e ogni volta si riparte... Con mille energie, o quando va male mille dubbi e altrettante domande, sempre mille abbracci, mille telefonate, mille regali per O, mille parenti. Mille scosse di assestamento ai miei piccoli equilibri, mille volte precari. Questo è stato un giro fortunato.

martedì 20 marzo 2012

Mrs very-italian-surname goes on trip

Forse sarebbe stato più opportuno che la più esaltata ed eccitata tra le due fosse lei, la piccola biondina che oggi ho scortato in gita. Bando all'orgoglio, confesso: mai gita scolastica fu attesa con maggior trepidazione su questi schermi. Né mai sono stata così felice di non possedere un lavoro degno di questo nome e di poter disporre di mezza giornata a piacimento.

domenica 18 marzo 2012

Affidabile! Io????? Oh yes.

Sorvolando sulle decine di amiche e conoscenti che se vedessero questo aggettivo associato a qualcosa di mio inizierebbero a ridere senza ritegno, sono lusingata da Bunny che, probabilmente sotto l'effetto di pesanti stupefacenti, mi ha segnalata come blog affidabile. Grazie Bunny, di cuore.


A quanto pare queste poche pagine, nate inizialmente con l'intento di inventariare i miei fantasmi per tenerli a bada e diventate semplicemente una piccola stanza tutta per me, rispondono ai requisiti richiesti, e cioè:

1) E' aggiornato regolarmente
2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali
5) Non é infarcito di troppa pubblicità

A questo punto passo con piacere il testimone, e come da regolamento:
"Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile" disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio"

Ricambierei volentieri la cortesia a Bunny, ma sospetto non sia prassi, quindi segnalo:
1) Ifruttirossi
2) L'ascia sull'uscio
3) Mafalda (buon comple-blog!)
4) Carpina
5) Nonno Talpone (che dopo tanti mummy-blog un simpaticissimo nonno-blog ci sta proprio bene)

E' tutto.
Vado a riprendermi dallo shock di essere stata definita affidabile. Quasi quasi mi spiace essermi tenuta questo posto un pò segreto tutto per me...magari almeno a mia sorella lo confesso, pensarmi 'affidabile' potrebbe essere un'esperienza nuova!

martedì 21 febbraio 2012

4 candeline (e 4 paia di sci)

Avere una figlia di 4 anni è una delle cose più impreviste che mi potessero capitare. Cioè, ad avere una figlia ero preparata (per quanto preparate si possa essere senza esserlo mai davvero). Piccola però! Una bimba di 4 anni è una figlia alla quarta. Una figlia vera. 
Non si scherza più. Ed è meraviglioso. Ha e trasmette uno slancio verso la vita indescrivibile: una volta preso il ritmo delle mille spiegazioni e delle prime sfide serie, una volta imparato più o meno a gestirle, non resta che lasciarsi splendidamente trascinare. 

lunedì 30 gennaio 2012

Il cowboy con il velo da sposa

Che Londra sia una città fantastica non c'è bisogno che stia qui a raccontarlo io. Ma la civiltà che la anima e abita è qualcosa di ancora più straordinario.
C'è una piccola realtà, parallela ma molto capillare, che punteggia ogni quartiere, dal più posh al più scrostato: sono i Charity shops.
Come molte altre cose qui (vogliamo parlare dell'abbonamento postale ai DVD?), è il genere di sistema semplice e geniale che in Italia sarebbe sviluppato solo in modo incongruo e inutilmente dispersivo, quando non malavitoso. E che ogni volta mi lascia basita per la sua frizzante, ingegnosa efficienza.

martedì 24 gennaio 2012

Ci mancava solo lui


Dopo essermi beata e bullata di un bell'atterraggio morbido, oggi, ancorché morbidamente, ricomincio a fare i conti con un pò di piani e di fantasmi. Sperando almeno di riuscire a distinguere i primi dai secondi...
C'è una presenza in particolare che non posso più ignorare e che mi ha sorpreso molto trovarmi intorno: il famigerato, tanto richiesto, fratellino. La cosa che meno pensavo di prendere in considerazione fino a pochi mesi fa e che invece con sbalorditiva ostinazione si è fatto strada fino a me.

lunedì 23 gennaio 2012

Un atterraggio inaspettato

Venerdì ero cordialmente sotto un treno. Semplicemente e spiattellatamente a terra. Condizione non del tutto sconosciuta agli alti e (soprattutto) bassi che mi porto appresso con una certa disinvoltura da quasi tutta la vita.
Devo registrare con grande, immenso, inaspettato piacere però che la caduta è stata molto meno rovinosa del previsto. Marito e O hanno attutito il colpo con un'elasticità di cui nemmeno loro sono consci, restituendomi alla posizione verticale nel giro di un weekend.
Ho lottato, fatto tutto quanto era in mio potere, e ho perso. Ma proprio per questa assolutezza della lotta, per la totale dedizione che le ho dedicato, questa volta non ho niente da rimproverarmi. Traguardo non da poco per la sottoscritta, posso assicurare.
Ne esco pesta ma fortificata, e quel che più conta ne esce inaspettatamente fortificato il mio posto in famiglia. Meditare Why, meditare...!

mercoledì 18 gennaio 2012

Non è la mamma in me che urla

Non mi sarebbe dispiaciuto essere in grado di tenere uno di quegli spassosi diari di famiglia come quelle mamme-blogger che seguo puntualmente. Di molte ammiro costanza ed energia, o la delicata elasticità con cui maneggiano il multitask, il sorriso che traspare dai loro post e a volte persino l'autocompiacimento cui indulgono sapendosi fermare prima di rendersi antipatiche.
Forse il trucco sta proprio nel fermarsi, e in serate come questa guardarsi bene dallo scrivere.
Serate in cui l'ombra prende il sopravvento e tutto crea allergia. Per me sono quelle sere in cui finisco con l'urlare, segnale chiaro che la soglia di pazienza è ormai alle spalle e non sono più una brava madre. Capita, non spesso, non abitualmente, ma capita: alzo la voce e imploro il silenzio.

mercoledì 16 novembre 2011

Passano i mesi. Con quella proverbiale velocità che nemmeno te ne accorgi. E va bene così, soprattutto quando portano con sé cambiamenti radicali, scelte impreviste ma dal sapore ottimista.
La famiglia-ragno è stata felicemente superata, debellata dalla luce che, nonostante il riverbero dei miei abissi interiori, filtra ostinata dalla finestra.
Non c'è come avere un piano, un piano che ti rispecchi davvero, per ritrovare una strada e soprattutto le energie per percorrerla. Adesso tutto sta a capire se cause e concause finiranno con l'ostacolare o il favorire l'avanzamento del progetto, ma com'è noto...se non giochi non vinci. Ergo rimboccate le maniche se non altro ci si prova.
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