Ultimamente qui è tutto un disegnare alberi: occupano tutto il foglio, hanno radici calcate e profonde, rami che si stendono verso il cielo e chiome folte, tonde e verdissime. C'è tutta la mia bimba lì dentro, con quell'equilibrio e entusiasmo per la vita che l'adolescenza, lo so, metterà a dura prova e però oggi è uno spettacolo immenso.
Lei è un individuo centrato. Ama quello che fa e le persone con cui lo fa. Adora la scuola e persino suo fratello. Sta lì, come un alberello in mezzo a quel foglio che occupa in ogni direzione: radicata e proiettata al futuro. Con un ottimismo e una fiducia inattesi per chi mostri di averne afferrato pure troppo, come si vide già
altrove e
ancora.
I pensieri glieli vedo ancora scorrere sottopelle, senza quei filtri che, impacciata come ogni madre la costringerò a creare. Li vedo sfrecciare avanti e indietro tra la vita e la morte come se fossero i binari su cui scorre ogni gioco. Senza che la sua fiducia traballi, me li propone con parole inaspettate nelle situazioni più impreviste.
E' nella vasca da bagno con l'acqua che le cola sulla faccia che mi dice di aver scritto una poesia:
"Lacrime del tempo
lacrime del tempo
cosa sei?
Sei un mondo di allegria
tutti son contenti grazie a te
è il tempo che passa
e noi siamo contenti
Lacrime del tempo"
E' in cucina che mi aiuta a preparare la tavola che si premura di informarmi delle sue certezze:
"Mamma io so che i morti sono in un posto dove sono felici per la vita che hanno avuto. Per essere morto devi aver vissuto, no?"
Mi informa anche di avere deciso: quando io morirò lei si ucciderà. Ecco, benché toccata da tanta abnegazione, ho dirottato cortesemente l'offerta ricordandole che nel frattempo ci saranno i suoi amori e i suoi amici, magari anche i suoi bambini, certo qualcosa o speriamo anche qualcuno per cui valga la pena rimanere.
C'è stato qualcosa di fondamentale per lei nel vedere un fratello arrivare dal nulla: una presa di coscienza serena quanto lucida dell'inizio e della fine di tutti noi.
I bambini sono esseri perfetti, si dice, siamo noi che poi li roviniamo.
Mi sa che è vero.