giovedì 20 giugno 2013

Una cassetta della frutta sotto i piedi

Hype Park Speakers Corner © DMTX
Ammutolita. Per una settimana sono ammutolita. Ho giusto avanzato qualche timido cinguettio, dopo essermi finalmente appollaiata anch'io su un rametto di Twitter. Il più basso e piccolino; ma mi ha dato le vertigini, da pischella novellina quale sono.
In mezzo a tutto quel brusio, a quelle voci che si rincorrono con familiarità, competitività o allegria, a me è sembrato molto molto semplicemente di non aver più niente da dire.
Non so bene dove sto andando a parare, ma è diventato urgente rompere il silenzio.
Questo blog è nato come tubo di scappamento privatissimo; senza uno straccio di velleità. Privato e senza velleità lo è rimasto anche ora che l'aria non è tossica; ma le parole inaspettate di chi ha iniziato a passare di qui hanno aggiunto dei pezzi di cui, senza saperlo, avevo sentito la mancanza. Diventate familiari ed importanti come scambiare un sorriso con quella ragazza che non non sai come si chiama ma incontri ogni mattina.
Google image
Mi è parso di non aver più niente da dire, come se la vera legittimazione del parlare dipendesse in qualche modo da quanti sono in ascolto. Come se i miei 93 inspiegabili lettori non si meritassero di perdere tempo qui, dove non si capisce bene cosa si stia facendo. Cosa che in realtà non so bene neanch'io.
Non c'era bisogno di Twitter per scoprire quanti blog meravigliosi ci sono lì fuori. Ma Twitter li amplifica e rende vicinissimi, così vicini che se anche lo sapevo che questo blog era un bambino mi è sembrato pure un bambino tonto e malvestito.
E ha senso fare una cosa se non la si fa al meglio? Da ragazzina pensavo di no. Quindi perchè prendersi il disturbo di fare qualcosa. Poi si cresce. Per scoprire il piacere di correre la tua manciata di km, anche se vai pianissimo e arrivi in fondo col fiatone.
Ho creduto di non avere più niente da dire, quando qualcosa espresso male e recepito pure peggio mi ha guadagnato il primo diverbio tra bloggers. Lei una sconosciuta, che mai ho visto né vedrò: eppure fastidioso e doloroso come se fosse nella vita vera. Forse in fondo, dopo tutto, anche questa è vita vera.
E forse, come nella vita, a nessuno frega molto della nostra risposta ma è bene chiederselo ogni tanto "cosa ci sto a fare qui?".

Stavo per intitolare questa specie di post con "N'ascella sì n'ascella no", ripensando a quel film di Verdone e al suo celebre "E' già stato detto tutto".
Poi mi è venuta voglia di tornare a farmi un giro in quella sorta di Twitter ante litteram che è lo Speakers Corner di Hyde Park. Il coraggio di salire su una cassetta della frutta a dire la mia non ce l'avrei mai. Ma due chiacchiere tra amici sempre volentieri. E se qualcuno ha voglia di fermarsi a chiacchierare, una tazza di caffè è sempre pronta.


10 commenti:

  1. Mi è piaciuto molto questo post.

    Ho conosciuto un po' il mondo dei blog a suon di disillusioni e dolori (hai ragione,veri!)e twitter per ora non l'ho provato. Forse non fa per me, forse non lo capisco, forse mi fa paura.

    ciao!

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  2. non smettere di scrivere..pretendo la mia tazza di caffè ;)
    un bacio why

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  3. Prenoto una tazzina anch'io. Un diverbio tra blogger non vale i nostri amorevoli, nevrotici, mammeschi, preziosi scambi. E se tanto mi da tanto... :)

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  4. Io la mia tazzina di caffe vengo a prenderla sempre volentieri da queste parti, chissa', magari anche una vera e bollente un giorno in tua compagnia :-).
    Se e' stato detto tutto? Si, probabilmente si. Molti blog sono piccini ed un po' pleonastici, ma sono casa nostra e come si dice......casa mia casa mia per piccina che tu sia.......

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  5. Io il caffè qui con te lo vengo a prendere anche ogni mattina. Lo sai.

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  6. Io ti leggo sempre volentieri, non smettere di scrivere, rallenta se vuoi ma non smettere. Anche io ho avuto la tue stesse sensazioni ultimamente, ma scrivo piu' che altro per me, e' il mio diario poi se ci sara' almeno uno, l'ultimo rimasto, che mi leggera', tanto meglio.

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  7. Grazie a tutte voi, presenze preziose! Caffè per tutte allora. E' stato un attimo di vertigine, ma al mio angolino qui ormai sono proprio affezionata...

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  8. Ecco, arrivo tardi ... un po' di caffè è rimasto?!
    La nostra panchina virtuale alle volte sembra un peso, quando pare di avere troppo poco da dire e troppo da fare.
    Però poi ci si siede e tutto acquista un senso ...

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  9. Visto? Ci hai messe tutte d'accordo! Che meraviglia... Buonissima estate a tutte e al prossimo caffè!

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  10. io la tazza la vorrei ......................!!!!!!!! e questi angoli preziosi ce l idobbiamo tenere stretti...........

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