martedì 15 aprile 2014

Lo scocciante fatto che tutti dobbiamo morire (spiegato a mia figlia!?) pt. 3

da Andy Riley, "Il libro dei coniglietti suicidi", Mondadori

Dopo aver elaborato a 4 anni l'idea della reincarnazione e quella dell'anima Olivia ha aggiunto un nuovo tassello alle sue nostre certezze.
"Mamma io lo so dove sono le persone che sono morte."
A sì...? E me lo annunci così, in cucina mentre affetto zucchine?
"Sono in un posto dove sono felici della vita che hanno avuto. Per essere morto devi aver vissuto, no?"
Zaaac, archiviati così con un colpo di spugna ogni nichilismo e ogni angoscia esistenziale.
Muori solo se hai vissuto. Se sei morto è perché hai vissuto, quindi non lamentarti.
C'è da imparare.


8 commenti:

  1. anche Bea inizia a insegnarmi un sacco di cose...a volte penso che il problema principale e' che crescendo ci dimentichiamo la lucidita', la logica, la purezza di pensiero che avevamo da piccoli

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    1. Mi sa che aveva ragione Platone, l'anima prima della nascita contempla tutta la verità, poi si incarna e la dimentica così da passare l'intera vita a cercare di ricostruirla. :-) Lucidità, logica e purezza di pensiero in effetti non mi sembrano abbondare nei dibattiti sui temi di attualità che leggo ultimamente.

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  2. la vorrei anch'io questa serena consapevolezza. a me mi fa ancora incazzare un sacco l'idea che dobbiamo morire, che a me vivere piace proprio tanto e trovo sia davvero un peccato che ad un certo punto ci toccherà smettere.

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    1. a me, non a me mi. vedi, appena ci penso perdo lucidità!

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    2. A me MI invece andava proprio bene, ci vedevo proprio l'incavatura per quest'obbligo che ci tocca adempiere...! Gaudeamus igitur.

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  3. adesso che lo ha detto Olivia, sto meglio, ci credo che i morti sono in un posto felice...!!! saggia fanciulla.....!!!

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  4. E in effetti, quanti muoiono senza aver vissuto... Che piccola grande filosofa :)

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  5. Anche io penso che i bambini sappiano già tutto. I loro sguardi come le loro anime sono millenarie. Se solo riuscissimo a non sporcarsi forse questo luogo sarebbe un posto migliore.
    Raffaella

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