mercoledì 21 maggio 2014

Un'invidiabile collezione di piani B



Elaborare progetti mi viene alquanto bene. E anche a vederli sfracassare contro il muro non me la cavo mica tanto male.
Se elaborare piani B fosse una competenza vendibile sarei milionaria. 
Ho sempre invidiato quelli che fin dall'asilo sapevano esattamente cosa avrebbero fatto. Soprattutto quelli che poi l'hanno fatto davvero. Si tratta generalmente di quei lavori che più che una professione sono un abito, una pelle che ti appartiene da sempre: medici, insegnanti, veterinari...
Anch'io ho sempre avuto le idee chiarissime: avrei salvato il mondo. O almeno fatto qualcosa che avesse senso e fatto la differenza. 
Studiare filosofia mi è sembrato un ottimo punto di partenza. Cosa può esserci di più utile che chiudersi in una biblioteca a riflettere sul senso del mondo, no? Forse le preghiere delle suore di clausura servono di più. Ma quanto mi è piaciuto lo devo dire. Quanto ho amato ogni singolo esame, con quanta soddisfazione mettevo insieme pezzi di quel senso che sembrava così tanto dentro le mura accademiche e così difficilmente riuscivo a condividere al di fuori. C'è sempre stato qualcosa di magico per me nel maneggiare domande, abbozzare vie per avvicinarsi alle risposte e spostarle sempre un po' più in là. 
Oggi, mentre muovo i primi passi verso un nuovo piano B, guardo indietro: vedo una strada a zig zag, anzi una specie di grafico che sale e scende. Unisce punti apparentemente lontanissimi tra loro, la mia lunga serie di Piani B, che però a vederli così tutti insieme dietro alle spalle hanno un senso inaspettato. 
La cosa difficile a volte è reggere all'inquisizione esterna: quella domanda che molti rivolgono più come un giudizio che per reale interesse "e tu cosa fai?". Non è che si possa sempre sfogliare l'album dei piani B per spiegare come si sia arrivati a stare a casa coi propri figli e quale sia il delirante piano successivo (di cui parlerò presto anche qui). Ma essere esperti di piani B è un po' anche questo: essere esperti del prender le distanze. Provare un po' di invidia per chi sapeva cosa fare e l'ha fatto per tempo, ma saperla far restare invidia buona e benevola. Soprattutto indulgente con se stessi.
Oggi non sono più arrabbiata dell'ingenuità con cui credevo che avrei fatto certe cose: ne vedo il lato più naif, persino quello comico e mi ispiro tenerezza.
Ho incontrato di recente una vecchia amica poco contenta di sé, ho riconosciuto un dialogo interno astioso e stanco, un blocco totale ad accettare di aver preso una strada diversa, forse solo più lunga, rispetto a quella che avrebbe dovuto, voluto, prendere. Forse, come sembrava sostenere lei, è la fortuna di avere dei figli che mi aiuta a mettere in prospettiva i miei vari piani B. O, dico io, il gran culo che ho avuto a incappare in un uomo come quello che ho sposato. Ma non credo possa essere solo la famiglia a radicare una persona.
Provare e non riuscire è stato comunque molto più divertente e istruttivo che stare a casa a lamentarmi perché non succedeva. 

11 commenti:

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    1. scusa why, ma mi sta fumando il pc........
      ti voglio dire che i tuoi piani B hanno un senso e fanno la differenza!!! sei interessante, dolcissima. colta ....una Mamma ....che scegliendo di stare a casa produce il patrimonio più grande per la società .....felicita why

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  3. why, mi rispecchio in te e nelle tue parole al mille per mille
    e inventarsi, reinventarsi, capire dove si sta andando, dove si vuole andare, dove si deve andare, quale sia il proprio posticino nel mondo, e' difficile. Logorante. Scoraggiante.
    Baci a TE e alla tue piccole meraviglie

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  4. molto incoraggiante ophelinha, scusami ....eh .capita a tutti nella vita prima o poi,di perdersi un pò, ma tutti credo abbiamo delle risorse e why ne ha davvero tante!!!

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  5. Ma chi e' quel noioso che sa da sempre dove vuole andare e cosa vuole fare? Ma lo sa che la vita stravolge i piani, e che se non si e' flessibili ci si spezza? Ecco. Siamo tutte incappate in piani b mancati, Why. Per fortuna, direi.

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  6. Imparare ad essere indulgenti con se stessi è esso stesso un meraviglioso traguardo.

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  7. Gliela canto da sette anni, quasi tutte le sere, senza nemmeno più sentire la voce che è stonata eppure trema proprio su quella frase - life is what happens to you while you're busy making other plans

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  8. Why ...so che stai covando degli ottimi piani B... :) :) IN BOCCA AL LUPO!

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  9. ti arruolerei per disegnare un bellissimo piano b per me, ne avrei un gran bisogno e al momento sono incagliata e incapace di vederlo. Che dici che ognuno deve essere l'artefice del proprio lato B, volevo dire piano B?
    non farci caso, sono in fase cazzara, le sto provando tutte per uscire da sta melma.
    Sul tuo prossimo piano nutro estremissima curiosità... un abbraccio grande

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  10. Congratulazioni per la forza e l'ottimismo, i piani B ne richiedono tanto!

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