Più nonni che mai

 

Ma sì, lo so che se fossero sempre intorno la penserei diversamente. Troverei mio padre oltremodo ripetitivo e mi darebbe sui nervi la calma olimpica di mia mamma, che di fronte a cose per cui ogni persona mediamente sana di mente perderebbe le staffe si limita a "rimanerci un po' male". Coi suoceri troppo facile riconoscere che averli sempre intorno non sarebbe idilliaco, nonostante innegabili pregi e un'età più vicina alla mia che a quella dei miei. Però quando ci vuole ci vuole: averli avuti qui tutti per tre giorni (e i miei per una settimana, il che spiega il silenzio su queste pagine) è stato stupendo. Nostalgia canaglia. La scuola britannica ha tanti difetti, a cominciare dalla retta, ma anche indiscutibili pregi. Tra questi il 'Grandaparents' day' si merita menzione speciale.

Ai miei a dire il vero non servono pretesti per sbarcare, ma ai nonni di là, che ancora lavorano e anche molto, un bell'impegno di quelli che non puoi rifiutare ha fatto bene. Ma soprattutto, deve aver fatto sorprendentemente bene a tutti quello che hanno visto e fatto in quella mezza mattinata in classe con O: le facce che avevano all'uscita erano degne di dodicenni al luna-park. Anche un pò innamorati.
Avrà giocato un pò la distanza, che certo ovviamente aiuta ad apprezzare il tempo speso insieme, ma credo anche ci sia stata una componente nuova, qualcosa che aveva a che fare con orgoglio ma anche commozione; una piccola eccitazione sotterranea di quelle che ti prendono per una piccola cosa, che davi per scontata quando invece era speciale.
Lo schieramento completo dei 4 titolari non è stato troppo comune, e che i nostri non abbiano mai preso in considerazione di mancare ha ricordato a O, ma anche a me, tutte quelle cose che scritte qui suonerebbero un pò retoriche e banali. Ma anche tanto fortunate e tanto calde...