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Piano piano, vado piano. E la meta è ben lontana. Ma almeno il fiatone mi è passato. Nonostante si tratti di un progetto professionale a lunghissimo termine, che mi vuole formalmente disoccupata ma con un'agenda full-time di voluntary works, nel testardo sforzo di corazzare la mia application al corso che mi interessa. Che qui, della serie "si cercano stagisti con esperienza decennale" per farti accettare da chi potrà insegnarti il mestiere devi prima dimostrare che il mestiere già lo conosci. Almeno un (bel) pò. Della serie almeno 6 mesi full time (ma poi tutti hanno almeno un anno e la tua domanda non l'accettano. Lo so per esperienza.)
Con buona pace della mia laurea e pure del mio dottorato. In un argomento che non c'entra niente...Bien sûr... Che ad averci pensato prima risparmiavamo tempo e fatica.
Con buona pace della mia laurea e pure del mio dottorato. In un argomento che non c'entra niente...Bien sûr... Che ad averci pensato prima risparmiavamo tempo e fatica.
Ma non è vero. Non c'erano scorciatoie: se non avessi fatto tutto il giro panoramico nemmeno me ne rendevo conto che era da qui che volevo passare e laggiù, su quell'altopiano lontanissimo, che volevo arrivare. E questo mi dà una pace, ma una pace, ma una pace, che non sapevo nemmeno che esistesse. Almeno nei giorni buoni, quelli in cui l'abisso se ne sta ben chiuso.
Non che sia la scoperta del secolo, ma quando te lo senti agire dentro fa piacere: bisogna sapere dove si vuole andare perchè la strada diventi facile (citazione di cui ignoro la fonte, azzarderei una Bella-Farmacista ma forse è un libro oppure un film. Certo pesca nel mio immaginario adolescenziale).
Quindi lo so, adesso arriva lui. Me lo immagino con una ca**o di coppola sulle ventitre e il sorriso velenoso: il mio super-io, a minacciare disastri e scoperchiamenti degli abissi. Puntuale peggio della morte, che quella se non altro non avvisa. A riscuotere il dovuto.
E sai che c'è caro il mio bel super-io? Te lo pago il pizzo, te lo pago tutti i mesi! Che io lo so, sai, che difficilmente durerà, che tutto sarà molto meno semplice di quel che voglio credere e che l'idea di non avere un lavoro vero fino a data indefinita mi rode gli equilibri dentro molto più di quanto non sembri.
Te lo pago il pizzo, te lo pago! Te li dedico pensieri funesti e foschi presagi. Ce le ho qui le mie ansiette, qui sotto, e loro se lo ricordano bene tutto il casino che è stato e che probabilmente sarà. Mangiano ogni giorno, ti assicuro. Solo che, come tutti coloro che pagano il pizzo, preferisco non darlo troppo a vedere. Preferisco questa me rilassata e tutto sommato serena: che sa dove sta andando e le sta bene metterci il tempo che ci vorrà. Soprattutto preferisco pagarti quando chi amo non vede, che stiamo tutti così meglio qui al sole, ad andare piano piano.
Non c'è bisogno che venga tu, con quella tua aria saputa, a dirmi che forse ci sarebbe una strada più breve o un mezzo più appropriato.
Non te la lascio bruciare 'sta volta la mia roulottina.
anch'io ho un super io un pò mafioso, con la coppola e tutto il resto!
RispondiEliminaPerciò che dire, ti capisco?
Da un pò di anni l'ho rinchiuso in cantina, con un mucchio di libracci da leggere e telefilm da guardare.
Il pizzo non gle lo pago più, almeno credo, e quando si fa vivo scendo da lui e cerco di pigliarlo per i fondelli.
Nei sogni intuisco ritorsioni....
grandissima, non lasciarla bruciare. sarei curiosissima di sapere quale sia questo giro panoramico, e quale l'altopiano. io continuo a intravedere cime laggiù in fondo, ma dire di aver trovato la meta no, è ancora troppo presto...
RispondiEliminaIl super-io è come il semi-conscio: ogni tanto va arginato.
RispondiEliminaQuesta immagine del pizzo da pagare e' molto potente, io lo pago per altre ansie, altri fantasmi che tengo a bada per non darmi sentenze assolute e definitive. Non e' facile stare 'al sole' e andare 'piano piano', almeno per me. Bellissime parole.
RispondiEliminaBella immagine e bellissime parole. Anch'io pago ill mio pizzo tutti i giorni perche' so quel che ho lasciato ma non so quel che saro' ed il viaggio e' ancora lungo.
RispondiEliminaChissa forse scrivere e guardarmi dentro prima o poi mi aiutera' a capire chi sono ora che sono diventata grande....
Ho idea che il mio super-io stia per arrivare, tipo a fine mese quando sarò formalmente licenziata. E allora voglio vedere come me la cavo!
RispondiEliminaIo invece sono ancora nella fase in cui eri tu 2 anni fa... e già sapere che quell'altopiano era proprio dove volevi arrivare è un bel traguardo! brava!
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