lunedì 28 gennaio 2013

Sunny side up


Si erano guardati bene dal dirmelo, e gliene sarò sempre grata, che là per là sul momento non sarebbe stato molto utile sapere che mia figlia era girata nel modo meno agevole per scivolare fuori dalla mia pancia.
Qui in the UK hanno dato a questi bambini dei nomi anche poetici, nati "sunny side up" o "stargazer" (letteralmente osservatori di stelle); forse per addolcire il fatto che quando escono con quel loro musino rivolto all'insù semplicemente ti spaccano (non specifico cosa). Ma la sostanza non cambia: la natura, quando tutto va bene, te li fa arrivare non solo a testa in giù ma anche con il volto rivolto verso il basso. Diversamente, sono ca**i tuoi.
Io, ignara del tutto, pensavo di aver provato un normale dolore del parto e anche quei 3 metri di filo spinato con cui mi hanno ricucita sotto tutto sommato potevano far parte, ai miei occhi ingenui e speranzosi, di un normale svolgimento della vicenda. Complice un'ostetrica adorabile, resa ancor più meravigliosa dal confronto con l'ostetrico uomo che l'aveva preceduta e che grazie al cielo ha smontato prima del mio ingresso in sala parto, io sono stata seriamente convinta per 5 anni di aver avuto un parto né più né meno lungo (17 ore), né più né meno doloroso (niente droghe né epidurali) di tanti altri.
Adesso vado verso le ultime due settimane con una consapevolezza diversa: Olivia non è affatto nata nel modo più normale. Quanto questa cosa mi rassicuri ha del preoccupante! Il meccanismo mentale con cui me la racconto è abbastanza semplice: pensavo di aver fatto una cosa normale mentre invece mi è capitato un caso particolarmente doloroso. Ergo questa volta sarà una passeggiata.
Ah! Ormoni malefici! Non solo mmi date una carica erotica assolutamente inadeguata alla mia stazza attuale, ma mi illudete pure di essere in grado di gestirmi un altro parto in scioltezza... Beata innocenza. Me ne pentirò, e lo so.
Ma intanto vado, con la mia fiducia e le mie convinzioni. Respirando come una locomotiva e praticando tutti i  rilassamenti possibili. E' che io quelle  troppo zen e new age non le amo molto, però l'idea che il parto sia una cosa perfettamente naturale, che facciamo da migliaia di anni e che il nostro corpo sa gestire perfettamente non me la toglie nessuno. Un ago nella schiena mi spaventa molto di più, insieme all'idea di non sentirmi le gambe e non poter essere in controllo.
Ognuna può scegliere di fare come crede, e questa è una conquista meravigliosa. Un'altra grande conquista sarebbe zittire tutte quelle che cercano di convincerti che la loro strategia è e sarà per tutte la migliore quando, invece, mai relativismo fu più adeguato.





7 commenti:

  1. Sul fatto che sarà comunque più semplice, devi crederci. :-)))

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  2. Ben detto!
    Certe esperienze sono così soggettive che non sono possibili confronti.
    Quindi relativissimamente al concetto stesso di parto (non andare a fare shopping ;) ) sarà sicuramente meglio dell'esperienza precedente.
    Un grosso in bocca al lupo e continua ad essere ottimista!

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  3. Non so come sara'...io tutti e tre diversi, ma alla fine naturali, e senza epidurale. La penso come te sul dolore, e sull'ago, voglio rimanere padrona dei miei sensi.
    un abbraccio
    A

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  4. Siccome al parto "inglese" ci sono passar gia' un paio di volte, se hai 5 minuti liberi hai mai pensato al CD di Hypnobirth? Guarda, io non sono zen per niente e sono scettica anche sullo yoga, non sarei mai andata a corsi di ore sull'hypnibirth con tutto quello che costano e tutto il tempo che ci vuole. Il CD pero' costa tipo 15£ su amazon e mi ha aiutata moltissimo! Ho fatto il travaglio prticamente in isolamento a casa e se non fosse che sono arrivata in ospedale quando la testa era praticamente fuori, ti direi che rifarei la stessa cosa :-)

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    Risposte
    1. Ti adoro mammaInSE! Avevo paura di suonare un po' troppo maestrina dedicandogli un post...e in fondo non l'ho ancora messo in pratica, quindi meglio andarci cauta. Ma anch'io lo sto trovando super interessante e per ora molto utile... Come te, trovo il corso un po' eccessivo (per il costo, innanzitutto, e per l'insistenza sul ruolo del partner che invece a me va benissimo avere accanto silenzioso e discreto) ma il libro e il CD mi piacciono tantissimo... Mi devi dire di più allora! Se hai scritto un post me lo sono perso...dammi il link! Ma hai provato anche la respirazione per il momento dell'espulsione??? Grazie!

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  5. Dai che manca poco!!! Consigli non ce ne sono (of course)ma nella mia esperienza no epidurali, tutto secondo natura. E il secondo parto è stato una passeggiata rispetto al primo. Siamo con te!

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  6. Ti seguo su tutta la linea!
    E io non adoro quando mi si piantano tra capo e collo quelle che 'ah l'epidurale io mai senza!'

    Il secondo è più liscio ;-)

    Ti abbraccio!
    Pina

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