giovedì 2 maggio 2013

Gestirne 2 e vivere felici (o almeno provarci) #1

30 Marzo 2013

Occuparsi di allargare la famiglia prendendo le misure perchè stiano tutti comodi non è banale. Abbandonarsi alla scuffiata emotiva ed ormonale del primo figlio te lo puoi proprio scordare: ci vuole presenza, fisica e mentale, costante. Dal primo giorno. Una diplomazia cavouriana e la concentrazione di un ninja.
Un fratellino sarà anche uno dei bagagli migliori per affrontare la vita, ma all'inizio, va detto, è una grande scocciatura.
Ne so qualcosa io, che ricordo con chiarezza di aver tramato nell'ombra quando a 4 anni e mezzo mio fratello arrivò ad insidiare la mia fino ad allora indiscussa egemonia.
Così, dal primo giorno in cui ho saputo di essere incinta, la gioia del nuovo ha convissuto più o meno pacificamente con l'attenzione per la prima. Se la gelosia fa parte della natura umana e non mostrarne alcuna sarebbe persino strano, speravo di riuscire a contenerla. Ho capito quanto fosse seria la vicenda il terzo giorno a casa, quello in cui l'emozione del nuovo lascia probabilmente spazio alla rassegnazione del 'per sempre'. E' stato allora che Olivia ha rivelato di aver studiato a puntino ogni manuale di puericultura: tutto il repertorio tipico dell'arrivo di un fratello è andato in scena con puntualità.
Aggirarsi per casa a quattro zampe con un ciuccio in bocca? Check.
Provocare sparando parole e parolacce mai articolate in precedenza? Check.
Simulare cadute che richiedevano immediata e totale attenzione di quella stronza che invece stava allattando un intruso? Check.
Per grazia divina, i nostri goffi e improvvisati tentativi di applicare un po' di psicologia spiccia hanno funzionato. La furia è durata 3 lunghissimi giorni, ma si è riassorbita. E persino il ciuccio, reclamato a gran voce come una necessità impellente e un diritto inalienabile di cui si era privata troppo presto, è tornato nel dimenticatoio.
Ma anche se spogliata dei suoi picchi più feroci, quella nei confronti di un fratello, si sa, è una gelosia che prende forme strane e molto subdole. Si annida lì, in quelle mezzore di preparativi mattutini che quanto più dovrebbero essere agili e snelli tanto più si fanno macchinosi. Spunta sgradito ospite all'ora del bagno, quando due mani non bastano neanche per un figlio. Provo a prevenirla, apprezzando il fatto che per ora, se non altro, Olivia ne mostra poca e in tempi contenuti. Che iniziano anche a diventare prevedibili. La chiave sembra essere non mostrarmi mai totalmente assorbita dal piccoletto: occuparmi di lui con l'aria di quella che, se solo volesse, in quel momento potrebbe infornare biscotti o uscire a farsi un giro.

To be continued



10 commenti:

  1. continua presto :)
    Torno a chiacchierare con la calma del caffè del p rimo mattino, imtanto mi premeva dirti che qui ci sarà (ma quando!??) bisogno di dritte e di prendersi coraggio, soprattutto. ..
    Arriverò un giorno a leggere i tuoi archivi.. ma intanto me lo dai un aiutino? Mi dici le età dei tuoi tesori?

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    1. Ho un'ampia letteratura di errori e cazzate che sarò felice di suggerirti di evitare..!
      Olivia ha compiuto 5 anni questo febbraio, pochi giorni dopo la nascita di Tommi.
      A presto, ci conto!

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    2. Buongiorno Why!
      Oltre ad un panorama di carriera futura per me ancora da (ri)costruire, a noi teorici del quattromanismo, è precisamente quel "quando due mani non bastano neanche per un figlio..." che ci fa esitare.

      Ti segnalo questo, come ho detto anche da lei mi pareva carino che abbiate postato praticamente in coincidenza:
      http://susibita.blogspot.fr/2013/05/vademecum-per-bi-madri-lavoratrici.html

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  2. Resisti...la gelosia diventarà alleanza contro di te!
    Bacio cara
    Raffaella

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  3. Aaaargh...! Io quando entriamo nelle età a doppia cifra mi do alla macchia!! Beh, però in fondo, se si vedranno come alleati sarò felice. Spioni delatori tra fratelli spero mai! Baci

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  4. Qui nel Mai-comio si alternano fasi di "associazione a delinquere" e spionaggi vari ma essendo tutto un altalenare al femminile tra Alma (5 anni e mezzo) e Wilma (4 anni tra un mese), ora Pepe Lucho ( 17 mesi) si becca solo qualche strapazzata incidentale e non sembra essere oggetto di gelosia. Appena entrato in casa però gli arrivò una manata pienapiena di Wilma che fino a quel momento era l'occupante del trono del più piccolo della casa. Chiarito che era lei a comandare (e dopo un urlaccio di mamma e un lungo discorso col papà) la faccenda si chiuse lì. Era più interessante cincischiare con la sorella, FEMMINE! La morale è: fate il terzo e non ci pensate più... SCHERZO!!! In realtà credo che la chiave sia proprio nel prevenire le situazioni a rischio, esattamente come dici tu. Per me è stata la salvezza, e comunque sei in buona compagnia, siamo tutte a un passo virtuale l'una dall'altra,al bisogno facciamoci un urlo, virtuale eh!!! :)

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    1. Ah il terzo a me non dispiacerebbe...in linea teorica...! E hai ragione, siamo in buona compagnia: l'importante è continuare ad esserlo quando arriveranno le adolescenze...conto su di voi per sopravvivere! :-)

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  5. Ciao. Quando il secondogenito e' entrato nella nostra famiglia il primo dopo tre giorni mi fa "e' carino ma...quando se ne va???" E vai a spiegare che aveva già preso residenza... ;)))))))))))))

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    1. Ahahah...! Domanda legittima in effetti... da sorella grande spodestata, francamente, li capisco proprio...! :-)

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  6. Come ti capisco...è una fatica enorme, però anch'io fantastico sul terzo...
    Aspetto la continuazione!
    Ciao,
    Serena

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