lunedì 23 aprile 2012

Io sorprendo, tu sorprendi, lei si sorprende




Tra le tante imprese femminile che gli uomini sottovalutano (se mai le valutano), organizzare la spesa settimanale in modo da avere il frigo pieno (di cose commestibili e non scadute!), seppur valorosa non è la più sfidante. Mantenere il livello del cesto della biancheria al di sotto di quello del mare poi, benché ammirevole e certo degna di essere cantata, neppure. E non pensateci proprio ai cinque giorni in cui lo sforzo di risparmiare la vita a chiunque ci capiti a tiro richiede la concentrazione di un ninja. Normale amministrazione. Una e una sola è l'impresa che fa di alcune di noi eroine degne di una saga fantascientifica: intrattenere i nostri figli nei giorni di pioggia. Che si susseguono senza tregua. Quando la scuola è chiusa.

Credo ne abbia avuto una certa percezione Marito, che settimana scorsa era in vacanza e millantava desideri repressi di passare pigre giornate londinesi senza programmi. E' durato meno di 48 ore. Alla 49esima l'illuminazione: prendiamo un aereo e andiamo a fare una sorpresa ai nonni!
E qui, se c'è qualcuno che aveva sottovalutato qualcosa, quella ero io: il potere suggestivo e travolgente che "fare una sorpresa a tutti" può avere su una bambina di 4 anni. Perché se stai partendo per fare una sorpresa nessuno dei viaggi fatti in precedenza può competere.
Innanzitutto serve un complice, parola rara che suona un pò importante; già di per sé foriera di presagi fiabeschi. E chi meglio di Nonno Principeepirata!? "Sai-tenere-un-segreto?-Abbiamo-bisogno-di-un-complise!-Ma-è-un-segreto-lo-sai-cos'è-un-segreto-nonno-no?Non-devi-dirlo-a-nessunoooooo!" Ha telefonato tutto d'un fiato al nonno che più di tutti si sarebbe compiaciuto di raccogliere confidenze oltre che viaggiatori all'aeroporto.
E così si è fatto.
Una nonna (LA Nonna, per come, qui lo dico qui lo nego, la vedo io - e qui il segreto del mio blog assume un senso) ci ha trovati seduti in cucina. La tavola apparecchiata e il pranzo pronto... fortuna  che ha il cuore forte e una faccia tanto espressiva. Ancora ridiamo!
Agli altri nonni abbiamo suonato a casa così, scoprendo la faccia che fanno quando sono sorpresi davvero. E anche felici. Ad altri amici ci siamo presentati al parco inaspettati, intrufolandoci in vite che ovviamente scorrono anche senza di noi ma come l'albero nella foresta, se non lo sente nessuno chissà se è caduto per davvero... Ed è sembrato quasi più vero vederli così, in un tempo ritagliato dalla normalità che nessuno si era impegnato a rendere speciale.

Quella fatica dei ritorni di cui ho già parlato sta forse anche un pò in quel senso di attesa che tutti ci riservano e noi riserviamo a tutti: caldo e innegabilmente dolce, ma pieno di aspettative da soddisfare, equilibri e tempi da gestire e dedicare. Tanto bello da risultare a tratti complicato.
Il ritorno inaspettato per tutti, invece, persino per noi che lo abbiamo pianificato in mezza giornata, è stato solo tempo in più. Come una vacanza allungata all'improvviso. Tempo solo ed esclusivamente di qualità.
E dato che a 4 anni il troppo non stoppa mai...
"Mamma non diciamoglielo mai più quando torniamo!"

5 commenti:

  1. Bello! Io i 4 anni li ho passati (veramente anche i 40, sigh) ma un viaggio a sorpresa lo farei volentieri! Lo stupore di chi ti ama ed e' rassegnato a non vederti per molto credo sia impagabile. Bravi!

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  2. wow!
    Mi hai fatto venir voglia di sorprendermi anche io, di una sorpresa bella e calda come la vostra.
    La ragazza poi ha capito tutto il potere del mistero, diventerà una principessa fascinosissima...

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  3. bellissima sorpresa :9 vorrei poterne fare una anche io ai miei un giorno

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  4. Che bello, sono emozionata anche io solo leggendo. A dire il vero mi sono anche un po' immedesimata in tua figlia, il gusto per le imboscate non l'ho perso nemmeno crescendo :)

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  5. ma uffa, a me sorprese mai nessuno.....

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