venerdì 6 aprile 2012

Nel mare ci sono i coccodrilli


Qui per il Venerdì si perdono colpi. E non c'è post programmato che tenga...si perdono colpi comunque. Così sono due Venerdì che manco all'appello, perduta tra rimpatri, impegni disarticolati e capelli che scalpitavano per essere scuriti. Ma oggi sono qui: con tutti i libri che ho letto nella mia vita "di prima" a riempire una parete impossibile da trasportare oltre manica. Ognuno con la sua storia, e soprattutto la sua parte di mia storia depositata su un segnalibro dimenticato o, per un'abitudine vezzosa che ho da sempre, nella data in cui l'ho comprato scritta a matita lieve sulla prima pagina.
Di quello che consiglio oggi ne ho due copie, una regalo di Natale di un'amica molto cara e l'altracomprata da me il 15 Dicembre dello stesso anno. Forse andava un po' di moda, eppure "Nel mare ci sono i coccodrilli" non è di quei libri di sentimenti facili e un po' retorici. Al contrario, nella sua scrittura semplice un po' da reportage, Fabio Geda condensa le sfumature e la cronaca di un'odissea moderna, storia vera del viaggio di un bambino in fuga da un futuro certamente nero verso uno se non altro incerto. Tutto inizia con l'abbandono da parte della madre: un abbandono che è amore consapevole, scelta disperata e razionale, che all'assenza di speranza preferisce sostituire una speranza difficile. Ed è a partire da quell'abbandono che il piccolo afgano può mettersi in cammino: tra deserti, trafficanti e quanto di più buio la nostra storia del mondo possa offrire. Verso una terra che con tutte le sue lacerazioni e schifezze, l'Italia, in fondo possiede ancora luoghi e leggi che accolgono.


Per noi mamme fortunate, che un futuro per i nostri bambini possiamo permetterci di sognarlo da vicino; ma anche per noi italiane che ancora un pò ci speriamo di avere intorno un paese civile.


6 commenti:

  1. Non l'ho letto ma mi sembra molto interessante, sicuramente ha smosso qualcosa di importante in te. ciao

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  2. Non lo ricordo questo libro, ma dev'essere stato bello, visto che te lo ricordi ancora dopo così tanti anni.

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    1. Mannaggia a me e alla mia mania di essere breve senza esserne capace..in effetti il post traeva in inganno..ma il libro è molto più recente di quanto sembrasse!

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  3. Un libro non facile sembra ma chissà perchè sono i miei preferiti :-(

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  4. Verso una terra che con tutte le sue lacerazioni e schifezze, l'Italia, in fondo possiede ancora luoghi e leggi che accolgono?
    Lo spero proprio, ma non ne sono sicuro, però lo desidero ardentemente. Come vorrei che invece di soldati e bombardieri mandassimo medici, tecnici, sopratutto comprensione

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  5. Fabio Geda è una di quelle ottime scoperte degli ultimi anni. Questo non l'ho letto, ma ho letto Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani. Che è molto carino.

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